Una nuova comunicazione.
Abbozzo nomi per creare una traccia, in ordine sparso: Fabio Raker, Maurizio Obljiubech, Nicola Porro, Davide Martinelli, Samantha Dotti, Elide, Alessandro Vascotto, Davide Skerli, Massimo Brandolin, Amstici, Fumolo...
Primi sei mesi in Brasile
Il coronamento dell'esperienza milanese consegna alla città di Trieste un sottoscritto perfettamente a suo agio nel vivere la sua ambivalenza di art director pubblicitario versus creativo simpatizzante delle alternative nel privato. E' adottando questo stile di vita che nasce la relazione con Maddalena Ongaro, già madre di due bimbi e con seri problemi di gestione della sua vicenda famigliare. Da questo incontro prenderà piede una avventura che mi farà intraprendere due viaggi di sei mesi ciascuno in Brasile più tutta una serie di altre esplorazioni relative a questa vicenda. Ad ogni partenza farà da approdo per il ritorno Nuova Comunicazione con la quale riprenderò la collaborazione in tempi e modi diversi per tutti gli anni '90. Il fallimento della vicenda sentimentale avrà strascichi pesanti obbligandomi però ad intraprendere un viaggio dalle proporzioni epiche non solo lungo le strade del pianeta ma anche negli spazi altrimenti insondabili del mio universo interiore Comunque, a prezzo di grande sacrificio, l'obbiettivo di emancipazione dei figli di questa mia ex-moglie è stato pienamente centrato.
1996: HUNT@UD
Nei miei andirivieni "anni '90" c'è stato lo spazio anche per un pensiero come pendolare in una agenzia di Udine, la Hunt e associati. Probabilmente una delle "sliding doors" più sprecate della mia vita perchè le potenzialità erano realmente notevoli.
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Capodistria libera
Ovvero di come Nuova Comunicazione, nel produrre uno spot per Eisner Caffè, si avvalga di una TeleCapodistria reduce dalla guerra come casa di post-produzione e della telefonata a mia madre dalla piazza della basilica inondata di luce e suoni di campane in festa.
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Fine di una guerra
Una delle ragioni per cui ero rientrato a Trieste era la situazione oltreconfine. Erano gli anni della diaspora jugoslava e Milano era per me troppo lontana da uno scenario atavicamente preoccupante. Durante l'anno di leva avevo appreso che in caso di conflitto Trieste era destinata ad essere "strategicamente" abbandonata a se stessa ma sin dall'infanzia mi era stata tramandata una nozione di vigilanza relativa all'Istria, una delle terre d'origine della mia famiglia. Quando Nuova Comunicazione comprò una pagina sul annual delle agenzie di pubblicità, io scrissi e Maurizio approvò questo testo che traeva la sintesi di un ciclo storico e culturale strettamente collegato alla storia della mia gente.