12_Ippogrifo_2006

Generazioni

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Passare dai fratelli Zucca dopo Davide Martinelli è stato come sfondare una porta aperta, per quanto tecnicamente capace il buon Davide non è mai stato brillante come creativo. Una mente tecnica e provinciale che a forza di eseguire lavori altrui sarà probabilmente approdato ad una qualche capacità di sintesi ma credo viva meglio sotto l'ala protettrice il suo beneamato tutor Tullio Sega. Dal canto mio ho dovuto faticare parecchio negli anni per convertire la mia peculiarità artistica in qualcosa di più ordinato e vicino al termine "grafica". Un pò art director, un pò copywriter, molto sulle campagne e poco su immagini coordinate e grafismi. Ma tant'è: questo veniva richiesto in provincia e questo mi sono adattato a fare. Ma è una gabbia che mi stà stretta e per viverci dentro ho bisogno di calma.

Purtroppo, ai tempi dell'incontro con i fratelli Zucca ero tutto fuorchè calmo perchè la mia convivenza con Alice, la compagna con cui avevo addirittura comprato casa assieme, era impazzita: una menopausa precoce l'aveva resa isterica ed era arrivata a mettermi le mani addosso nel tentativo di cacciarmi di casa senza pagare dazio. Furono tempi difficili, lo erano anche per i fratelli Zucca che stavano agguantando il tragurado del decimo anno e dando un nuovo assetto alla loro agenzia. In particolare il fratello maggiore era concentrato su tutta una serie di attività del tipo marketing telefonico e pubbliche relazioni.

Percorremmo un tratto di strada assieme ma dovendo collaborare con il più giovane dei due, responsabile delle cose di stampa e web, non riuscii ad instaurare un feeling per via di quel blocco mentale che si crea in certi imprenditori quando devono gestire collaboratori più anziani ed esperti. D'altro canto sapevo che il giovanotto era in attesa di una giovane promessa sua coetanea in arrivo da Milano. Feci il mio bravo dovere di supplente mentre mi organizzavo per una stagione di lavoro in Germania dato che la separazione dalla mia ormai ex compagna sarebbe costata quattrini immediati che dall'Ippogrifo non potevo attingere.

Read more | April, 2008

Dematerializzare il layout.

Credo sia stato questo il tema principale con cui mi sono confrontato ai tempi di Ippogrifo. Avevo praticamente abolito pennarelli e matite, disegnavo poco e stavo molto al computer. non era una gran cosa, non riuscivo a fare quello che volevo. In realtà c'era una prassi che si velocizzava al punto da non permettere quelle fasi stile "compartimenti stagni" che permettevano una regolazione dei tempi ed una sincronia dei comparti. Ma se l'intero processo si svolge per via telematica, dalle riunioni alle prese visioni alle approvazioni alle correzioni ecc ecc. allora rischi veramente di non venirne fuori. E se aggiungui che il responsabile delò tuo lavoro è uno yessman che vive al telefono per dire si a tutti comunque e sempre capisci che non è vita.